Il cavolo nero è un’ottima fonte di molecole dall’attività antiossidante; al suo interno si nascondono infatti vitamina A, vitamina C e vitamina E.
Ma non solo: il kale è anche una fonte di vitamine del gruppo B e di acido folico. Quest’ultimo, importante per la sintesi del Dna e per la produzione dei globuli rossi, è fondamentale durante la gravidanza per il corretto sviluppo del sistema nervoso del bambino.
Anche il suo contenuto in minerali è interessante. In particolare, il cavolo nero è una fonte di calcio (che insieme alla vitamina K presente nel kale – già preziosa per la coagulazione del sangue – aiuta a proteggere le ossa), di zinco (utile per il buon funzionamento delle difese immunitarie) e di ferro (indispensabile per trasportare l’ossigeno nel sangue).
I buoni motivi per portare in tavola in cavolo nero vanno però oltre i suoi micronutrienti. Infatti; il kale è anche una fonte di kaempferolo, quercetina e isoramnetina, molecole appartenenti alla classe dei flavonoidi.
I primi due sono conosciuti come potenti antiossidanti; entrambi sono considerati alleati contro problemi cardiovascolari e tumori.
L’isoramnetina è invece un vasodilatatore; per questo si pensa che possa a sua volta contribuire a proteggere l’apparato cardiovascolare. Infine, a tutti e tre questi flavonoidi sono state associate proprietà antinfiammatorie.
Altri composti degni di nota che si possono assumere mangiando il cavolo nero sono iglucosinolati, molecole cui sono state associate proprietà antitumorali. Non tutte le varietà ne sono però ugualmente ricche.
Infine, non bisogna dimenticare che il cavolo nero è anche una fonte di quantità significative di fibre, note alleate della salute.
Per tutti questi motivi includere il cavolo nero nella propria alimentazione aiuta a migliorarne la qualità dal punto di vista nutrizionale.
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